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Opening soon
Francesco Verdelli
INFORMALIA
la potenza sottile dell'inquietudine
a cura di Sara Bastianini e Leonardo Conti
al vernissage un fotogramma musicale di Paola Samoggia
opening 24 maggio alle ore 18.30

Sabato 24 maggio 2025 alle ore 18.30, alla PoliArt Contemporary di Milano inaugura la mostra INFORMALIA, personale di Francesco Verdelli, in cui, in una ventina di potenti dipinti su tela, anche di grandi dimensioni, l’artista dà corpo al sentimento sottile dell’inquietudine.
Ampie e sapienti spatolate di colore puro, acceso, celebrano un tripudio di energia e potenza vitale, apparentemente disponibile all’uso immediato di sguardi ormai avvezzi all’infinito assaggio dell’intrattenimento che non sazia, ma inghiotte bulimico, sino al disgusto.
La pittura camaleontica di Verdelli si adatta all’infinita kermesse digitale, al vuoto disponibile per tutti come ultima metafora di una democrazia da scrollare. I colori spessi dell’artista fiorentino seducono, ammaliano, catturano, e, in un attimo che pare non appartenere al tempo, trasfigurano la distrazione in attenzione. È la captatio benevolentiae della pittura: la porta improvvisa che si apre, disegnando una soglia in cui si è già entrati. Eppure quello delle opere di Verdelli non è uno spazio fisico, ma emozionale, psicologico, espressivo.
E in una sorta d’immediato decadimento, primavera perduta di un fiore subito trascolorato, tutta quella forza, quell’energia, si convertono in una spaesata ed essenziale fragilità. Ogni potenza svanisce in queste opere, e quei colori, ogni colore, per quanto ancora uguale a se stesso, pare in bilico sul crinale dei due baratri diversi che lo attendono: il progressivo mescolarsi della contiguità, in cui sporcandosi la pittura muore, e l’ineluttabile perdere aderenza del colore, davvero cadere giù dalla tela, mai compiutamente conquistata e ancora bianca, come se la pittura non fosse mai stata in grado di esistere.
In questa fragilità della potenza si dibatte questa ricerca e forse l’integrale esistenza estetica di Francesco Verdelli, sismografo sensibilissimo dello spirito di un’epoca, nella cui quotidiana, quasi fanatica, esibizione, riaffiora inesorabile la sottile percezione dell’inquietudine.
La stagione dell’informale europeo può essere definita, forse troppo schematicamente, come la grande diagnosi creativa del dopoguerra, l’angoscia del dibattersi nelle macerie di tutti i valori distrutti, e l’ansia per la creazione di un avvenire, in cui tuttavia filtrava anche la potenza gioiosa, dionisiaca, della vita nascente, per la creazione di nuovi valori. A una distanza temporale che pare un’era geologica, INFORMALIA di Verdelli è, ora, un’impietosa denuncia di vacuità, dove nella fascinazione di un globale intrattenimento si è smarrita la ricerca di senso, in grado di rispondere alla grande inquietudine. La malia attrae implacabilmente, come in un dispositivo di Pasolini, grande profeta, o come in una mefistofelica abbuffata faustiana, il cui esito è l’essere gettati, ancora, alla presenza di un vuoto radicale, ove l’arte, e non molto altro, tenta di salvare il mondo.
INFO
02.70636109 388.6016501 380.3816409 info@galleriapoliart.com www.galleriapoliart.com
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